sabato 21 agosto 2021

Di traslochi, convivenze e (pseudo)ferie d'Agosto

Pensavo che questo momento non sarebbe arrivato, o quantomeno che non sarebbe arrivato così a breve. Ancora quattro mesi fa, infatti, nonostante Eureka (per gli avventori non abituali: la mia ragazza) avesse le idee chiarissime al riguardo, ero io a nutrire seri dubbi. 

Andare a convivere? Ma no, ho bisogno, anzitutto, di un posto per me, quando me ne andrò via da casa dei miei. Già, ma quando me ne andrò via?

E continuavo a girare intorno all'argomento, non trovando una risposta perché mi ostinavo a ragionare e a prendere in considerazione aspetti del tutto secondari rispetto a ciò che davvero contava. Da solo, insieme o non se ne fa niente e resto dai miei? Questa era la domanda fondamentale che - senza neppure saperlo - continuavo a rifuggire.


Poi, all'improvviso, Amazzone (per gli avventori non abituali: la mia psicologa) mi dice di concentrarmi sulle sensazioni e di provare a ragionare, oltre che con la testa, anche con la pancia. "Per le decisioni importanti servono entrambe e tu hai sempre e solo deciso 'con la testa'", mi ha detto più e più volte. Iniziare a fare i conti con le proprie emozioni e sensazioni, dar loro retta, trovare una valvola di sfogo, arrabbiarsi - e non annullarsi - per far capire agli altri che ci sei anche tu. Tutte esperienze un po' nuove, in fondo, per me.

Nuove come la decisione che ho preso: andare a convivere. Eureka era lì, ad aspettarmi o meglio ad aspettare di sapere se io decidessi fare qualcosa. Piano piano, chiacchierata dopo chiacchierata, è emerso cosa io volessi veramente: avvicinarmi a lei, vivere una nostra quotidianità (già difficile di per sé ai tempi pre-Covid, figuriamoci adesso) al di fuori della "bolla di sapone" in cui spesso, volenti o nolenti, ci caliamo.

Di lì i passi successivi sono stati lenti ma incessanti. Individuata la zona "papabile" (a metà strada tra i posti di lavoro e le famiglie di entrambi, diciamo), abbiamo aspettato qualche settimana prima di metterci materialmente alla ricerca di un affitto e spesso, per visitare appartamenti, prendevamo con le agenzie immobiliari appuntamenti che erano poi annullati - magari il giorno stesso dell'appuntamento! - perché era stata fatta una proposta.

Alla fine si è tutto giocato nel giro di una settimana. L'appartamento era bello, la zona papabile, l'agenzia immobiliare disponibile. Abbiamo visitato l'appartamento, parlato con il proprietario, fatto la proposta, avuto immediata notizia della sua accettazione.

Ho scritto questo post due giorni prima della sottoscrizione del contratto, ma per scaramanzia (!) volevo attendere che tutto andasse a buon fine prima di tirare un sospiro di sollievo. Poi è arrivato agosto, le prime due settimane lavorative e, infine, le agognate (quasi)ferie (n.b. quasi perché mi tocca finire di scrivere articoli che ho iniziato eoni fa e mai completato, ndr). Insomma, la pubblicazione di questo post era finita in cavalleria, nonostante preludesse a un qualcosa - il trasloco - che è inesorabilmente destinato a svolgersi nell'ultima settimana di agosto, che coincide con l'ultima settimana di (quasi)ferie, prima della terribile ripresa di settembre.

Penso che molte cose cambieranno. Rapporti personali (con la mia ragazza, con la mia famiglia, con i miei amici). Abitudini lavorative. Tragitti giornalieri (e chi vive a Roma sa come il tragitto casa-lavoro possa fare la differenza in una giornata; però in questo caso dovrebbe andare tutto a mio favore). Forse anche la (in)costanza con cui aggiorno questo piccolo spazio sul web che ho ritagliato per me. Quello che penso sicuro, però, è che ne vedrò delle belle e che, tempo permettendo, continuerò a raccontarlo qui.


Traslocatamente

Er Matassa

7 commenti:

La Marti ha detto...

Un anno fa sono andata a convivere per la prima volta cambiando casa, lavoro, città, provincia, sta...no, stato no.

Poi ho iniziato il percorso con lo psicologo.

Seguirò gli aggiornamenti.

Er Matassa ha detto...

Interessante! Il tuo, in un certo senso, è un percorso opposto al mio.
Vedremo come andranno le cose.
Un saluto,

EM

Franco Battaglia ha detto...

Siamo ovviamente stracuriosi, ma sbrigatela da solo, l'amazzone e te contro Eureka, mi sembra impari.. ahah. E tifiamo per te, ovviamente (e per Eureka)

Er Matassa ha detto...

Grazie di cuore Franco. Gli aggiornamenti non mancheranno:)

EM

Katrina Uragano ha detto...

Convivo da 8 anni ed è una scelta che, tornando indietro, rifarei assolutamente.
Ne vedrai delle belle, è vero. Ma te le godrai tutte e saranno ottimi momenti di crescita.
Un abbraccio e un grosso in bocca al lupo.

PuroNanoVergine ha detto...

Due cuori e una caparra ;-)

Er Matassa ha detto...

@LaDamaBianca viva il lupo! Sono sicuro che sarà un'esperienza che mi farà capire meglio molte cose - sia di me, sia di lei.
Un abbraccio anche a te

@PuroNanoVergine
Bellissima! Con questa ti sei superato :D