domenica 31 gennaio 2021

La fine di gennaio (ma non di tutto il resto)

 

Io e i miei rapporti con l'agenda

Gennaio è ormai finito...

...e in questo mese, qui sopra, io non ho proprio scritto niente!

E dire che ne avrei di cose da raccontare, oltre quelle cui ho accennato prima di scrivere l'ultimo post dell'anno scorso.

Come rimediare, allora?

Da un lato, proprio non mi va di farla passare liscia a gennaio. Di fare in modo che se ne vada quatto quatto senza che io abbia scritto nulla.

D'altro lato, però, vista l'ora tarda e gli impegni da portare a termine (su cui sono ovviamente in ritardo, nonostante debba ammettere che la gestione dell'agenda sia leggermente migliorata), ecco che mi ritrovo anche qui a dovermi necessariamente ridurre a qualche accenno.

Una cosa che mi piacerebbe molto, ad esempio, sarebbe quella di trovare un lavoro vero. Ché diciamocelo: la vita accademica è bella, se hai le spalle economicamente coperte, tanto (tantissimo) tempo da investirci gratis et amore Dei prima di ricevere qualche riconoscimento economico e se ti piace veramente.

Diciamo che, nel mio caso, delle tre condizioni che ho appena menzionato sussiste solo l'ultima (e non ne sarei neanche così sicuro, ché anche sul "veramente", ogni tanto, vacillo!).

Quindi, per ora, in mancanza di meglio, sono costretto ad accontentarmi della mia "ultima vita di sempre" (sembra un ossimoro, vero? Infatti lo è!).

Mi barcameno, dunque, tra esami, ricevimenti, collaborazioni, convegni, riunioni. Tutto, ovviamente, senza il becco di un quattr science for science's sake, parafrasando Wilde. Aspettando quello che verrà, se verrà e quando verrà.

Con la promessa (anzi: la speranza, da buon marinaio) di tornare a scrivere su questi schermi presto, periodicamente, esaurientemente.

Per ora, mi trovo costretto a salutare: tardi, temporaneamente e sommariamente, ma con affetto.

Er Matassa