giovedì 21 aprile 2022

Lo scopriremo solo vivendo: tre domande e una (sola) risposta

Il titolo di questo post è una risposta, per dir così, bonne à tout faire, capace di rispondere a diverse domande. Diciamo tre, per il momento.
 
1. La prima che mi viene in mente è: quand'è che avrò il tanto agognato aumento di stipendio?
Il capo mi ha detto che quest'anno sarà "un anno importante" per valutare la cosa. Come ho già scritto in passato, è una risposta che dice tutto e non dice nulla. Dice tutto, perché mi fa stare comunque col fiato sospeso, aspettando neanch'io so bene che cosa. Non dice nulla, perché non è dato al popolino sapere se quest'aumento ci sarà, a quanto ammonterà, e quando mai ciò accadrà. Della serie: poi vediamo, non ti preoccupare, aspetta e spera, Enrico stai sereno e giù di lì. Poi, però, si è visto che fine ha fatto Enrico...

2. Parlando di aspetta e spera, veniamo dunque alla seconda domanda: quando si terranno i concorsi pubblici ai quali Er Matassa, medio tempore e senza saper né leggere e né scrivere, si è iscritto?
Già, perché Er Matassa si è deciso a giungere a più miti consigli, alla luce delle risultanze di cui sopra e del fatto che magari gli piacerebbe costruire una famiglia con Eureka, andare a vivere in una casa tutta sua e del fatto che Roberto Carlino sarebbe senz'altro felice di tale proposito ("non vende sogni, ma solide realtà"). Tristemente, ma non meno consapevolmente, sta dunque disertando lentamente l'altro "binario" che avrebbe avuto piacere di coltivare, ossia quello della carriera universitaria, perché alla fine si è convinto che va bene percorrerlo per la gloria e, comunque, se sei disposto a investire tante, tante risorse sino a quarant'anni, per poi forse (e dico forse) riuscire a strutturarsi da qualche parte, a qualche ordinario piacendo. Parallelamente, Matassa sta iniziando a percorrere il binario dei concorsi pubblici: si è dunque iscritto a qualcuno di essi, le cui prove, però, al momento o non sono proprio in programma, oppure sono state rinviate. Di qui si ritorna alla domanda (e alla risposta) iniziale.

3. Veniamo ora alla terza e ultima domanda. La quale, se di certo è meno impegnativa delle prime due, di certo non è meno priva di un certo margine di rischio. Dopo aver trascorso le ultime settimane in quarantena a causa della positività di Er Matassa, questi ed Eureka hanno deciso di trascorrere il weekend lungo villeggiando da qualche parte. Eureka - le cui ricerche di un sito hanno dato esito negativo - ha dunque dato mandato a Matassa di trovare una stanza decente in un agriturismo decente in un paesino decente. Va da sé che alle plurime richieste di decenza e ai connessi odori di diludendo si somma l'inesperienza di Matassa nel compiere operazioni del genere. Così, quando nel corso di una ricerca su una nota piattaforma di ricerca di strutture ricettive ne è comparsa una in una località papabile, con foto stupende, recensioni molto positive e offerte dell'ultimo minuto, Matassa si è sentito un po' come un aspirante massone chiamato a compiere il famoso salto nel vuoto per entrare a far parte della confraternita. Anche alla domanda la stanza superfigherrima nel posto turbospaziale nel borgo stratosferico (Diego Fusaro scansate) che ho prenotato per il weekend sarà veramente quella in foto o ci hanno rifilato qualche sòla?, pertanto, la risposta non potrà che consistere nel titolo di questo post, a cui però, in caso di esito negativo (e sicuramente in misura maggiore rispetto agli altri quesiti), saranno legati il tentato omicidio da parte Eureka e la fuga di Matassa per la sopravvivenza.

Sopravviventemente

Er Matassa

P.S. Er Matassa sente il bisogno di ringraziare pubblicamente l'Autore della risposta in questione (suscettibile, si diceva ironicamente, di plurime applicazioni), anche al fine - questo niente affatto ironico - di onorarne la memoria.


giovedì 7 aprile 2022

Tana per il Covid-19


Diario del Covid-19, giorno 9

Tanto era nell'aria l'aumento dei contagi da Covid-19 che alla fine me lo sono preso anche io - e, per uno strano scherzo del destino, me lo son preso proprio il giorno prima della fine dello stato d'emergenza!


Non ho proprio idea di come possa essermi contagiato, avendo sempre utilizzato quelli che ormai sono passati alla storia come i c.d. "dispositivi di sicurezza" (mascherine et similia); ma il tampone non mente, o quantomeno non mentono i sintomi. Sono stato diversi giorni con la febbre alta e con un mal di gola mai avuto prima d'ora. Come se qualcuno mi avesse foderato di carta vetrata le pareti della gola: ogni deglutizione era (ed è) una faringitica battaglia. 

Anche adesso che la febbre è passata, dopo aver fatto un altro tampone (positivo pure questo), il mal di gola tarda a passare e fatico a riprendermi completamente.

Mi sento debilitato: dormo 9 ore a notte, ma al mio risveglio non mi sento affatto come se avessi dormito 9 ore. Allo stesso modo, dopo un'ora di riunione su Zoom sento la necessità di dormire non dico tutto il pomeriggio ma quasi. Mi chiedo quando passerà questa fase e quanto tempo ci vorrà. 

Allo stesso tempo, non potendo lavorare come sempre, sto cercando di prendermi un po' di tempo per me. In meno di una settimana ho letto due libri (di uno avevo già letto la metà in circa due mesi, tra lavoro e altro; l'altra metà me la sono divorata in un giorno e mezzo). In ogni caso è dura dover fare tutto a ritmo ..." rallentato".

Eureka - che per fortuna non è stata contagiata né da me, né da altri, stavolta - si è trasferita in salotto ed è riuscita ad avere qualche giorno di smart working. Certo, è difficile stare "separati in casa" e dover indossare sempre la mascherina quando siamo nella stessa stanza, così come è difficile anche semplicemente stare senza abbracciarsi. Speriamo solo che duri poco, anche se dalla carica virale risultante dall'ultimo tampone risulto ancora estremamente contagioso e c'è il rischio che mi porti la positività anche sotto Pasqua.

In ogni caso, nella mia positività abbiamo avuto modo di sperimentare i vantaggi della convivenza. Ché rispetto al 2020 - in cui, a causa del lockdown di marzo e aprile prima, e della persistente positività di Eureka poi - siamo stati distanti l'uno dall'altro, nel complesso, quattro mesi; rispetto al 2021 (penso soprattutto al periodo di Pasqua), siamo riusciti (perlomeno sino ad ora) a vivere il dramma del Covid in maniera più distesa.

Ogni giorno, alla fine, si risolve in una (ri)scoperta dei nostri limiti (e non solo da Covid-19) e di quanto possiamo spingermi al di là di essi. Spiace solo rilevare, per ora, che i miei consistono nell'essere perennemente stanco e assonnato, oltre ad avere un fastidioso mal di gola. Spero non in eterno, però!


Assonnatamente

Er Matassa