lunedì 30 agosto 2021

Di sogni continuati e ansie discontinue

Stamattina (domenica 29 agosto), come a volte mi succede, mi sono svegliato e riaddormentato più volte, ritrovandomi nelle pause in cui dormivo a fare lo stesso sogno, anzi: a continuarlo.

Stavolta, però, c'era un filo conduttore in tutti i frammenti di sogno: il fatto che io, a un certo punto del sogno stesso, mi ricordassi che sarei dovuto essere a lavoro e invece stavo facendo qualcos'altro.

Così sognavo di farmi la doccia e, uscendo dalla cabina, ho lanciato uno sguardo all'orologio a muro del bagno che segnava le 9.30 e ho pensato: "Ma oggi è lunedì 30 e riprendo a lavorare. Quindi avrei dovuto essere a lavoro per le 9. Quindi sono in ritardo di mezz'ora!".

Poi mi riaddormentavo e il sogno proseguiva.

Così sognavo di vestirmi e, indossando l'orologio da polso e avvedendomi che segnava le 10.30, ho pensato di nuovo: "Ma oggi è lunedì 30 etc. etc. (come sopra). Quindi sono in ritardo di un'ora e mezza!"

Ora, arrivato al punto del sogno in cui realizzavo di aver (più volte) beatamente bucato l'orario di lavoro, in genere mi sono svegliato ritrovandomi tutto sudato nonostante la frescura incipiente delle mattine di fine agosto e abbondantemente ansioso nonostante fosse ancora domenica e non lunedì.

Come se non bastasse, al miscuglio di ansia da ripresa e dormiveglia, a un certo punto del sogno, si sono unite constatazioni del tipo: "Ok, ora mi cambio, mi metto in giacca e cravatta e vado a lavoro. Un momento: le giacche e le cravatte sono ancora tutte a casa dei miei genitori! Non solo sono in ritardo, ma ho appena traslocato e mi sono scordato a casa vecchia una parte degli abiti da lavoro"!

Anche in questo caso, ovviamente, il trasloco non si è ancora concluso, perché è solo a partire da mercoledì che ci insedieremo ufficialmente nella casa nuova. In maniera provvidenzialmente premonitrice, il sogno mi ha ricordato che tra le cose che man mano sto portando a casa nuova mancano ancora le giacche e le cravatte (le ho appena sistemate in un angolo del salotto, pronte per la prossima tranche del trasloco).

Dicunt che anche Magritte sognasse a occhi aperti

Sono proprio curioso di sapere come andrà a finire la settimana che verrà. La ripresa del lavoro, il trasloco (quasi) ultimato e l'inizio della convivenza condiscono in maniera particolarmente piccante la ripresa di quest'anno. Sebbene io adori il piccante, spero proprio di non finire ustionato!


Ardentemente

Er Matassa


5 commenti:

Nia ha detto...

Io mi sveglio la notte prima di rientrare a lavoro, mille volte per paura di non sentire la sveglia...
In bocca al lupo per la nuova convivenza... Per noi l'inizio è stato molto faticoso.

Consigliere inesperto ha detto...

Ehh caro EM, questi sogni-loop sono parte di un male chiamato ansia. Ahimè ne siamo tutti affetti.. io ti auguro di trovare sempre quel giusto equilibrio tra vita frenetica e tempo per se stessi. L'importante è la consapevolezza delle proprie necessità e dei propri limiti. Mi permetto di dirti questo perché c'ho lavorato molto.. ed anche per un caso disperato come il mio ho visto un grande giovamento!🙃 Per quanto riguarda la convivenza sarà una bella esperienza, è davvero un nuovo capitolo che ti porterà in un altro luogo della mente.. il posto in cui non ci sarà più 'io', ma 'noi'. Enjoy the ride 😉

Er Matassa ha detto...

@Nia
Anch'io ho paura di non sentire la sveglia (e in effetti, alcune volte - soprattutto a fine luglio - non l'ho sentita!). Solo che questo (ancora) non mi spinge a svegliarmi di notte...
Viva il lupo!

@Il Teenager
Hai ragione, è difficile avere la consapevolezza che dici. Anch'io sto provando a lavorarci, finora i risultati sono pochini, ma ci sono. Certo, poi ci sono dei momenti in cui invece di andare avanti mi sembra di tornare indietro, ma anche questi passano, più o meno in fretta!
Sulla convivenza, keep in touch: penso che ne vedremo delle belle...:)



EM

La Marti ha detto...

A me capita sempre di svegliarmi puntualmente dieci minuti prima di qualsiasi sveglia io abbia puntato, che sia alle 5 del mattino o alle 8:30. Credo significhi che non dormo granché bene :)

Ad ogni modo: io ho iniziato la convivenza in pieno lockdown, dopo anni di solitudine casalinga. Da "parlo con il muro" a "siamo in quarantena insieme ogni minuto di ogni giorno di ogni settimana di ogni mese".

Ce la puoi fare.

Er Matassa ha detto...

@La Marti
In passato mi è capitato spesso di svegliarmi alcuni minuti della sveglia. Soprattutto in periodo di esami, in cui la sveglia era fissa a una solita ora - es. alle 7 - e io puntualmente alle 6.55 ero già in piedi. Per me, però, credo fosse più che altro una questione di abitudine. A volte mi sveglio anch'io in anticipo per l'ansia, anche se non in maniera ricorrente come te. Magari può aiutarti leggere un libro la sera prima di andare a dormire o fare un po' di attività fisica durante il giorno? (parlo da profano del sonno, beninteso, sono solo consigli di buon senso!)

Spero che la convivenza parta bene e prosegua altrettanto. Uno dei motivi che ci hanno spinto a prendere questa decisione, infatti, è che un eventuale futuro lockdown ci vedrebbe almeno assieme e non separati - per giunta in due città diverse - come sinora è stato. :)

EM