giovedì 11 marzo 2021

Imprevisti tempestivi

Ieri, per la prima volta da quando ho cambiato studio, mi apprestavo a godere di una delle gioie che il nuovo posto di lavoro mi offre: uscire da lavoro a un orario decente (perlomeno al momento).

Pensa, Matassa: così decente che, organizzandoti, potresti forse riuscire ad andare a cena fuori con la tua ragazza, una volta terminata questa pandemia da Coronavirus! O quantomeno, in tempi più ravvicinati, a vederti con lei per una cena "al sacco" o "da asporto".

Questo avevo vagamente pensato prima del terzo giorno della terza settimana di lavoro, nel quale avevo deciso di vedermi con la mia ragazza per una banale cena "al sacco", preparata, tra l'altro, da lei. All'ora canonica, dunque, esco da lavoro e mi dirigo al motorino, pronto a imbarcarci in una traversata di mezza Roma alla volta del posto di lavoro della mia ragazza. "È un bel viaggetto in scooter, ma ne vale la pena", pensavo.

Foto dell'indagato
Tutto molto bello. Forse troppo bello per essere vero.
Infatti, proprio perché era troppo bello, lo scooter ha deciso di impuntarsi e non partire. Ovviamente, la cosa non poteva che accadere nel giorno in cui, per la prima volta, avevo preventivato di andare con la mia ragazza "a cena fuori" (nell'unico senso, sopra accennato, che possiamo attribuire a questa espressione in tempi di pandemia).

Dopo mezz'ora di telefonate, suggerimenti, manovre e imprecazioni vari, lo scooter, forse mosso a compassione da tali telefonate, suggerimenti, manovre e imprecazioni, decide di ripartire. Magra consolazione. Con la mia ragazza abbiamo convenuto che non fosse il caso ch'io attraversassi mezza Capitale senza la certezza che lo scooter, una volta raggiunto l'altro capo della città, si sarebbe rimesso in moto; d'altra parte lei, automunita e residente fuori Roma, non avrebbe fatto in tempo a venirmi a prendere, riaccompagnarmi e tornare a casa propria.
Morale della favola: un bel nulla di fatto e mai una gioia.

Stamattina mi sono svegliato all'alba per portare lo scooter dal meccanico e poi prendere la macchina per andare a lavoro (con possibilità di parcheggio pari allo 0,0000000... (diversi zeri dopo)...1%. Per fortuna, alla fine, ho trovato qualcuno che mi scarrozzasse (ok, forse quindi una piccola gioia c'è).

Appiedatamente

Er Matassa

2 commenti:

Yaxara ha detto...

è il grande cetriolo cosmico. Lui lo sente quando ti rilassi ed è un attimo che ti punta.

Er Matassa ha detto...

"Big cosmic cucumber is watching you" (semicit.)