domenica 7 marzo 2021

La mia seconda settimana di lavoro ai tempi del COVID-19: tra carta e penna e moti centripeti

Della mia prima settimana di lavoro ai tempi del COVID-19 ho già parlato qui.

Alla fine della seconda settimana si confermano alcune impressioni già sorte, in precedenza, "a caldo". In particolare, non esiste un metodo univoco di gestire un'impresa (nella specie uno studio legale). Certo, molti di voi lo avranno dato per scontato, ma penso che un conto sia sentirlo dire, ben altro conto sia viverlo.

Per me, che avevo sempre e solo avuto un solo metro di paragone, si conferma e - in un certo senso - si accentua la sorpresa nel constatare quanto divergenti possano essere le soluzioni prese per la risoluzione di un medesimo problema.

Nel posto dove da poco lavoro, stando a quanto ho avuto modo di vedere sinora, la gestione della corrispondenza e dei rapporti con i clienti è "centralizzata": normalmente a email indirizzate al titolare dello studio ha risposto sempre e solo lui in persona. Niente è delegato; a esser delegate, semmai, sono le bozze di email destinate ai clienti, che il titolare detta indistintamente a collaboratori junior senior, costretti ad appuntarsi con carta e penna - in fretta e furia  - ogni parola (ogni sfumatura, a volte, fa la differenza). Dette bozze sono poi ritrasmesse al titolare, che le emenda e le invia ai clienti. Per me, che per il momento sono un collaboratore junior, il giro di giostra è ancora più complicato: devo prendere appunti, trasmettere la bozza a un collaboratore senior che la emenderà e la trasmetterà a sua volta al titolare. Quest'ultimo invierà l'email al cliente mettendomi in copia.

Com'è evidente, si tratta di un bel dispendio di tempo e di energie. Quel che è positivo è il fatto che le proprie bozze sono sempre ricontrollate da qualcuno (da più di una persona, nel caso dei collaboratori junior come me) e i suggerimenti/insegnamenti, proprio perché "dettati" o pervenuti attraverso le correzioni, restano ben impressi in testa.

Viceversa, nel luogo in cui ero prima la gestione della corrispondenza e dei rapporti con i clienti era "diffusa": ciascuno di noi, salvo scrivere castronerie e salvo casi particolari, poteva tranquillamente intrattenere rapporti con clienti (e rispondere anche alle email indirizzate al titolare), ovviamente previa l'adozione di alcune "direttive" da parte del titolari, le quali potevano essere generali (ossia dettate generalmente in relazione alla corrispondenza e ai contatti) o speciali (ossia adottate in relazione a una pratica specifica). I clienti, d'altra parte, potevano scrivere a ciascuno di noi, il quale gli avrebbe risposto sulla base delle "direttive" di cui sopra.

In questo modo, tempo ed energie erano risparmiati, ma v'era il rischio di incorrere in qualche cantonata o lavata di capo anche grave nel caso di email spedite senza averci meditato troppo o - peggio - indirizzate a destinatari sbagliati. Il tutto, come detto, fatti salvi casi eccezionali in cui il "filtro" di collaboratori senior o del titolare era espressamente richiesto.

Si potrebbe dire, dunque, che mi sto muovendo in senso centripeto. Molti altri compiti, al contrario, sono "diffusi" o, comunque, "delegati" rispetto a dove lavoravo prima: su di essi spero di avere il tempo di soffermarmi nei prossimi post insieme a
un altro aspetto che vorrei trattare, quello dei rapporti con i colleghi. Il tempo, però, stringe e devo necessariamente rimandare alla prossima settimana (già la terza, perbacco!).

Centripetamente,

Er Matassa

2 commenti:

Paola S. ha detto...

Il rapporto con i clienti è stato il mio incubo per molto tempo, all'inizio xD
Con le email non avevo molti problemi, odiavo invece parlare al telefono. Credimi, se il mio dominus mi diceva, alle 9, "chiama tizio" la mia chiamata partiva minino alle 10.30 perché ripassavo mille volte le cose da dire xD
Adesso mi faccio tenerezza a pensarci :) è passato un anno e sono migliorata abbastanza :) ringrazio il mio dominus che mi ha spinta un sacco e ringrazio me stessa perché ogni volta, pur volendo cercare scorciatoie (es. email appunto), mi sforzavo invece di superare la mia timidezza.

Tutto questo per dire, comunque, che a mio avviso è importante che il cliente riconosca in tutta l'organizzazione delle persone cui potersi rivolgere. Certo, c'è il rischio che i meno esperti dicano delle castronerie ma io in genere mi tutelo con un sempreverde "guarda, dovrebbe essere così, però per sicurezza mi riservo di chiedere al capo e ti richiamo per darti conferma". Funziona xD

Er Matassa ha detto...

Ciao Paola!
Sono contento che il tuo dominus ti abbia aiutato a superare l'ansia da ...telefonata:)
Anch'io detesto alcune pratiche e alcuni adempimenti, spesso li rinvio inconsapevolmente sino a quando... ecco, sino a quando mi rendo conto che vanno fatti, sono agli sgoccioli e ho l'ansia!
D'accordo con quanto dici sull'organizzazione. Per questo ho detto di trovarmi un po' in difficoltà nel condividere il metodo "centralizzato". D'altro canto, sto percependo come un vero e proprio plusvalore l'aver lavorato per tanto tempo in un altro posto in cui le cose erano affrontate in parte in maniera diversa e, di conseguenza, la possibilità di fare un po' il bilancio dei vari pro e contro.
Un saluto:)

EM