Festina lente.
Ossia, in latino, affrettati lentamente.
Sembra un ossimoro, ma in realtà rispecchia molto lo stato in cui mi sento da un po' di tempo e quello che sto facendo. Tutto, apparentemente, impercettibilmente, è immobile. Ma io sento di starmi muovendo in un'altra direzione, diversa da tutte quelle prese sinora.
Mi sono stufato di aspettare. Occorre - lentamente, ma inesorabilmente, muoversi, insieme a un pizzico di forza di volontà. E crederci.
EM
5 commenti:
...ma tu, ci credi? Io penso che spesso uno stato di malessere non è tanto dovuto alla volontà di non riuscire a cambiare, quanto più alla mancata consapevolezza di quello che si ha e quello che si vuole.
Ho iniziato a crederci, anche se da poco.
E tutto è diventato diverso...
:)
A volte ti inchioda la paura del cambiamento, quella zona confort che in realtà non è confort per nulla ma rischia di incastrarti a vita. Credici.
La vera tragedia è rimanere fermi. Qualsiasi sia la tua direzione, rischia, credici e se non è poi quella giusta, semplicemente torna indietro o cerca altre diramazioni: ne esistono sempre.
In bocca a lupo e goditi il viaggio :-*
PS. Ti avevo lasciato un commento, la scorsa volta, sul post in cui dicevi che una tua cugina si sposa al Sud, ma mi sa che è scomparso :')
Eh sì, caro Franco. Io, piano piano, con i miei tempi, ci sto credendo...
:)
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