martedì 6 luglio 2021

Semafori e ragnatele

Ieri mi sono attardato innanzi un semaforo mentre tornavo a casa da una sessione di karate (che da poco abbiamo salvificamente potuto riprendere in presenza).

Mentre attendevo pazientemente che scattasse il verde, ho visto che la luce rossa emanata dal semaforo era curiosamente filtrata da una coltre di ragnatele nella quale non avrei assolutamente osato mettere la mano.

Scattato il verde, invece, nessuna ragnatela si era materializzata. E così sia per il semaforo che si trovava nel mio senso di marcia, sia per quello opposto (che però ammetto di aver visto solo fugacemente).

Prima di questo episodio avrei pensato l'esatto contrario, ossia che i ragni avrebbero preferito farsi la tana sotto la luce verde, che dovrebbe essere quella più duratura e - dunque - maggiormente propizia di vivande. Evidentemente mi sbagliavo...

Non so se vi sia una correlazione tra la tonalità rossa e il procacciamento di insetti, ma il proliferare di ragnatele solo lì mi ha fatto pensare. 

Quanti semafori verdi si incontrano nel corso della propria vita? Io di rossi ne ho sicuramente incontrati molti di più. Piazzati lì dalla famiglia, dai colleghi di lavoro e - last but not least - da me stesso, aspettando che arrivasse qualcuno o si verificasse chissà che cosa.

Mi sono spesso rimproverato di avere tanti freni, ripensamenti, remore. Senza pensare che spesso, paradossalmente, il semaforo rosso è il miglior via libera che uno può avere, se in mente ha, grosso modo, una direzione (della serie: "tutte le strade portano a Roma"...).

E così, prima di inabissarci in una strada senza uscita, fermarsi al semaforo giusto e prendere un'altra strada è stato salvifico. Così come è salvifico il semaforo rosso per la popolazione aracnide.

Ora, però, sento che sta arrivando il momento in cui occorre dar fondo a tutto quello che uno è capace di spendere, senza paura di aver dato o di aver dato troppo, e percorrere fino in fondo certi itinerari.


Movimentatamente

Er Matassa

3 commenti:

Yaxara ha detto...

Entomologa presso me stessa: credo di sì, che certi succulenti insetti come le zanzare preferiscano il rosso.
E ora psicologa presso me stessa: spesso è perché ci ricordiamo di più i semafori rossi della vita che ci hanno fermato, piuttosto che quelli verdi, dove siamo passati e andati oltre.

P.S. Il captcha mi ha chiesto di identificare semafori ^^

Franco Battaglia ha detto...

Yaxara mi ha fregato il commento.. ;) Credo che becchiamo gli stessi semafori, verdi e rossi, ma a quelli verdi tiriamo via (rischiando anche comunque il botto) e a quelli rossi sparolacciamo in viva voce. Poi capita di chiedersi se ad un semaforo verde non fosse stato meglio un bel rosso di quelli che ci avrebbero costretto a pensare.. e magari svoltare da un'altra parte ;)

Er Matassa ha detto...

@Yaxara
Hai ragione, i semafori rossi restano impressi, di quelli verdi è già tanto se ricordiamo qualcosa.

P.S. Il captcha ha visto cose che voi umani... (semicit.)

@Franco Battaglia
E non solo. Ci sono ancora tanti incroci e tanti semafori davanti a noi, innanzi i quali chiedersi se... aspettare il rosso, paradossalmente :)