L'altro ieri mi sono svegliato dopo aver fatto un sogno un po' strano.
Mi trovavo nel bel mezzo di una gara di velocità atletica leggera, sulla corta, anzi cortissima distanza: saranno potuti essere 60 o 100 metri piani.
Lasciando correre sulla ferita riaperta già così sul mio trascorso giovanile da velocista e sui relativi infortuni, ricordo distintamente che nel sogno, al grido di "ai vostri posti!" dello starter, vado per posizionarmi sui blocchi di partenza, esattamente come avevo imparato a fare. Misurati e posizionati i blocchi utilizzando i piedi e le dita delle mani per le misure più corte, mi inchino, protendo le mani in avanti e fletto i piedi all'indietro, che si vanno a posizionare saldi sui blocchi.
"Pronti!".
Sollevo il bacino, concentrato solo sul mio respiro e con lo sguardo fisso sul tartan dal caratteristico colore bordeaux, leggermente sbiadito.
Mi azzardo a vedere con la coda dell'occhio se anche i miei avversari si sono posizionati sui blocchi e... con mio grande stupore, vedo che come me aspettano sì il "Via!", ma... in piedi, come si usava fare prima che regolamentassero i blocchi di partenza e come, talvolta, avviene in certe gare (soprattutto le amichevoli o quelle di importanza più locale che altro).
"Ma come! Non è possib..."
"VIA!"
E fu così che Matassa si stava ancora rendendo conto che era l'unico posizionato sui blocchi di partenza, mentre gli altri atleti amatoriali già gli avevano dato una pista.
A niente gli valsero le proteste, anche sonore, all'esito della gara, sul fatto che il regolamento prevedesse tutt'altro.
Sconsolato, lasciò l'arena con le scarpe chiodate appese al collo, a lacci legati.
Cosa avrà mai voluto dire?
Oniricamente
Er Matassa
2 commenti:
Cosa mi hai riportato in mente!! Due piedi a destra, un piede e mezzo a sinistra, queste erano le distanze dei miei blocchi; archeologia del mio passato da velocista.
Non arrovellarti troppo sul significato dei sogni. Alla peggio, come sostiene mia madre, "i sogni sono sempre al contrario!".
Yaxara velocista è una bellissima sorpresa!
EM
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