mercoledì 12 gennaio 2022

Di anni nuovi e vittorie di Pirro

Rientrato a lavoro già il 3 di gennaio, ho avuto il colloquio che tanto attendevo con il capo. Di sua iniziativa, per giunta.

Dopo aver voluto conoscere le mie impressioni e un mio bilancio generale dell'anno scorso, è emerso che era soddisfatto del mio lavoro e che senz'altro sarei potuto rimanere a lavorare nel suo Studio.

Bene, no? Quasi. Anzi...

Il capo non ha ritenuto maturi i tempi per un aumento (ciò che mi interessava particolarmente, ça va sans dire), affermando che ho bisogno di un ulteriore periodo di tempo per perfezionare alcune cose e che l'anno nuovo (quest'anno, ndr) sarà importante per valutare la cosa.

Mi rode per una serie di ragioni.

Punto primo: il colloquio avrebbe dovuto aver luogo a settembre scorso. Ergo, se l'avessimo svolto allora, magari l'anno nuovo entrante sarebbe stata l'occasione per un aumento, se già per allora era confermata la mia condizione attuale (ed effettivamente era così, visto che nulla sul punto è accaduto). O - comunque - l'aumento sarebbe potuto arrivare prima rispetto a quando, ora, potrei attendermelo.

Già, perché l'anno nuovo significa tanto 1° gennaio, quanto 31 dicembre. Ma la mia scarsa prontezza di spirito al momento del colloquio non mi ha consentito di sottolineare né questo, né di insistere esplicitamente per un aumento. E su ciò continuo ad arrovellarmi, ovviamente.  

Punto secondo: si tratta di una vittoria di Pirro.

Bene continuare a esercitare in uno Studio, bene continuare a collaborare. Ma a che prezzo? 

Sei anni di professione (di cui più di tre da praticante, il tempo rimanente da professionista) e quattro di PhD per cosa? Per potermi permettere a stento un affitto da condividere con Eureka, la persona che amo e con cui voglio costruire qualcosa e trascorrere il resto della mia vita?

Non sempre ho pensato di meritare di più. Questa volta, invece, ne sono sicuro.

Ciò mi sta portando a valutare tante altre strade, che mai avevo preso in seria considerazione sin d'ora. Ingrandire i propri orizzonti fa bene, anche per capire bene ciò che si vuole e ciò cui si può ambire, mi hanno detto. Ma la paura di azzardare, di far qualche passo falso, insicuro, è tanta.

In ogni caso, auguri (seppur in ritardo) di buon anno nuovo a tutti voi che leggete.

Insicuramente

Er Matassa




6 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Possiedi la professionalità e le occasioni per diversificare l'orizzonte di scelta lavorativa. L'esperienza intanto rimane ed è freccia al tuo arco. Guardati in giro e valuta. E torna pure all'attacco, magari dopo aver vagliato altre possibilità concrete. Buon Anno!!

Nia ha detto...

cerca un'altra opportunità e poi di che hai un'altra offerta, se non ti da l'aumento fai così. Può andarti bene come no.
NIa

Katrina Uragano ha detto...

Ho la sensazione che il tuo capo usi con te il bastone e la carota.
E questa sensazione non mi piace per nulla perché a conti fatti fa di tutto per non darti ciò che dovrebbe essere già tuo.

Er Matassa ha detto...

@Franco
Grazie! Buon anno anche a te:)
La paura è sempre di lasciare il certo per l'incerto. Razionalmente so che converrebbe e che avrei tempo di tornare sui miei passi. Inconsciamente, però, ho paura del salto nel vuoto.

@Nia
Ci penserò su. Mi sembra un po' drastico. O sono io che mi faccio troppi problemi?

@LaDamaBianca
Ciao:) Non piace nemmeno a me. Questo come altri atteggiamenti che a volte emergono. Sono piccolezze, ma messe una dopo l'altra fanno tanto. Magari ne scriverò in un altro post.

Paola S. ha detto...

Anche io ho pensato subito a quello che ha detto Dam quando ho letto la parte del lavoro. Il tuo capo è probabilmente uno di quelli che ritiene sia più produttivo sfruttare i dipendenti invece che renderli gratificati.
Con la scusa che bisogna aspettare un pochino di più per valutare intanto non penso che ti abbia ridotto la mole di lavoro, anzi, eppure lo stipendio è sempre quello...
Se hai modo ti consiglio di guardarti intorno, anche se mi pare di capire che ci stia già pensando. Di sicuro non è semplice e ci vuole un pochino di coraggio ma fidati che esistono anche persone che hanno voglia di far crescere le proprie risorse e rendere loro quanto veramente dovuto.
Ti auguro in bocca al lupo quindi :)

Er Matassa ha detto...

Ciao Paola,
sto provando a guardarmi intorno, ma nemmeno io ho ben chiaro ciò di cui ho bisogno. O meglio, lo ho a tratti...
Quello che è certo è che non sono disposto ad accontentarmi.
Viva il lupo, un abbraccio:)

EM