martedì 28 dicembre 2021

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio

Posso raccontare almeno due episodi che suggeriscono di dar retta al titolo di questo post.


1.

Antefatto: Roma, una mattina qualsiasi di novembre

Mi accingo a raggiungere in scooter un'amica per far colazione assieme in un bar: subito dopo, dovrò andare a un funerale. Come al solito sono un po' in ritardo.

Mi immetto nella rotonda di una piazza. Accosta una macchina, che mi stringe sulla rotonda. Mi viene a sbattere.

Scooter illeso, io illeso, fiancata leggermente graffiata. La macchina si ferma.

Scende l'autista minacciando denunce all'assicurazione. Gli faccio notare che si tratta di un graffio e che ce la possiamo gestire noi, senza coinvolgere le due assicurazioni. Lui è d'accordo.

Ci scambiamo riferimenti e numeri di telefono. Afferma che si sarebbe fatto vivo la settimana successiva e si mostra sinceramente dispiaciuto del fatto che debba partecipare a un funerale.

Il tizio non si fa vivo. Resto perplesso, ma non bado molto a ricontattarlo e visto anche l'approssimarsi di un mucchio di scadenze lavorative in vista della pausa festiva mi passa di mente.

Fatto: ieri mi chiama l'agenzia di assicurazioni e mi riferisce che il tizio ha sporto denuncia nei miei confronti e chiesto il risarcimento (tramite l'assicurazione, ça va sans dire).

Che dire: oltre alla bruciatura "professionale", bel modo di mantenere un gentlemen's agreement.





2. 

Antefatto: Roma, una mattina qualsiasi di fine luglio

Il capo dello Studio in cui lavoro da ormai qualche mese imbocca nella stanza dove mi trovo per salutarmi in vista delle vacanze estive.

Mi dice che è complessivamente soddisfatto del mio lavoro e che a fine settembre faremo un discorso "complessivo" relativo al mio inserimento a Studio (e che - per espressa dichiarazione del titolare - parrebbe addirittura contemplare un aumento). 

Premetto che inizialmente mi aveva detto che sarei rimasto per sei mesi di prova e che, alla fine di questo periodo, avremmo tirato le somme e concordato i termini della mia permanenza. La "fine" della prova, dunque, già decisa allora per settembre, sembrava vicina e a favore di ciò deponeva anche l'ulteriore incontro di fine luglio.

Fatto: è il 28 dicembre e del discorso "complessivo" nemmeno l'ombra, nonostante io abbia condiviso con un Collega anziano (nonché "Vice" del sistema-Studio in cui mi trovo) le mie perplessità.

Cosa ha imparato Matassa da queste vicende:

1) Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, come da titolo

2) L'avvicinarsi delle vacanze (o addirittura le vacanze stesse) non costituiscono giustificato motivo per rallegrarsi, ché la fregatura è sempre dietro l'angolo.


Malfidatamente

Er Matassa



4 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Il fidarsi, purtroppo, è roba da dna, e se rientri in quella taratura, potrai prendere fregature a rotta di collo, (ri)facendo ogni volta lo stesso errore, credendo nella persona che ti parla e che ti sorride, aprendoti e confidandoti, aiutando senza che neanche ti sfiori il pensiero di un do ut des, ma anche senza il sospetto che, di punto in bianco, ti verrà sbattuta una porta in faccia.
Benvenuto nel club!
E Sereno 2022!!

Katrina Uragano ha detto...

Io sono d'accordo con te. Meno ti fidi e meglio stai.
Buone feste ;)

Paola S. ha detto...

Che brutta persona la prima. Te lo avrebbero potuto dire subito che aveva intenzione di procedere con l'assicurazione, almeno lo avresti saputo e via. Fossi in te lo contatterei solo per dirgli, con tutta l'eleganza del mondo, che hai apprezzato il valore della sua parola.
Con riferimento al lavoro, può essere invece che la cosa sia sfuggita per mancanza di tempo o di occasioni (anche se mi sembra strano). Non saprei se consigliarti di parlarne tu, ci starebbe pure anche solo per info e perché te lo ha detto lui, non è un film che ti sei fatto tu da solo 😂 ma è anche vero che, dipende dell'altro che hai di fronte, potrebbe essere controproducente per te stesso... Il Vice che ti ha risposto quando gli hai esposto la cosa?

Ad ogni modo, pienamente d'accordo con il titolo del post, cui segue il corollario: mai aspettarsi niente da nessuno.

Auguri di buon anno nuovo :)

Er Matassa ha detto...

@Franco Battaglia
Purtroppo rientro appieno nella taratura in questione...
Anche a te auguri di un sereno (e, per parte mia, meno disilluso) anno nuovo!

@LaDama Bianca
Grazie, buone feste anche a te! :)

@Paola S.
Quello che scrivi di fare l'ho pensato anche io. Sono molto tentato. Il timore è però di peggiorare la situazione solo per togliermi uno sfizio. La persona in questione, comunque, se lo meriterebbe tutto.
Sulla questione di lavoro è complicato e ci sono aggiornamenti. Stavolta, avendone avuto io l'occasione, non sono riuscito a farmi avanti. Non sai quanto mi stia mangiando le mani anche per questo. In ogni caso mi servirà di lezione.
Auguri affettuosi di buon anno nuovo anche a te! :)

EM